TERAMO – Vedendolo seduto alla destra di Luciano D’Alfonso, a un tavolo di conferenza stampa sul decreto er la ricostruzione a cui partecipavano il presidente Renzo Di Sabatino e il capogruppo dem in consiglio regionale Sandro Mariani, all’indomani della sua presa di posizione favorevole al documento sanitario regionale, ha fatto muovere il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri a chiedere spiegazioni a Giorgio D’Ignazio. «Le posizioni assunte dal consigliere di Ncd Giorgio D’Ignazio suscitano nel centrodestra alcune riflessioni – ha commentato Sospiri -. Ci chiediamo, in particolare, il senso e le ragioni di dichiarazioni di ossequiosa accondiscendenza rispetto al piano Sanitario Regionale, un piano mal fatto e fortemente penalizzante soprattutto per i cittadini teramani». Sospiri si augura «che si tratti di una posizione rivedibile ed estemporanea, anche perché in contrasto con il programma elettorale del presidente Chiodi e del centrodestra, nel quale D’Ignazio si era riconosciuto». Ci faccia sapere, ha detto il capogruppo di Forza Italia a D’Ignazio, se appartiene ancora alla coalizione di centrodestra e se si trova ancora in opposizione.
Parte di questa ‘curiosità’ politica, Giorgio D’Ignazio l’ha soddisfatta in serata con un post sul suo profilo Facebook: «Vorrei invitare il collega Sospiri a visitare il territorio teramano. Scoprirebbe una provincia divisa a metà da un evento catastrofico. Il terremoto. Sfollati, case di privati inagibili, danni nelle scuole e nelle attività commerciali. Attività economiche ferme e ridotte a un’improvvisa recessione naturale. Una lunga faglia di vera disperazione. Mi sento – scrive D’Ignazio – di dover anteporre la divisione politica tra bianchi e neri, Guelfi e Ghibellini, destra e sinistra e unire la mia forza, la mia esperienza con quella del presidente D’Alfonso, vice commissario per la Ricostruzione. Stesso esempio dato in maniera coerente dal capo gruppo del partito democratico al comune di Teramo, Gianguido D’Alberto. La sua presenza al Coc è stata molto apprezzata anche dal sindaco Brucchi. Un dovere istituzionale che diventa principio etico e morale. Cercare di portare progettualità immediata e programmare la ricostruzione anche e soprattutto, attraverso la mediazione politica. Entrare nel Cratere ci aiuterà a portare più velocemente quelle risorse per alleviare la paura e la sensazione di molte vittime delle scosse del 24 agosto e del 30 ottobre, di sentirsi abbandonati dalle istituzioni. Siamo in emergenza e la politica si deve stringere intorno alla propria gente. Tutta e con tutti i mezzi. Io sono così. Il resto è una polemica così sterile e triste che non interessa a nessuno».
Sull’onda di questa intepretazione, tanto per la cronaca, nel pomeriggio D’Ignazio è stato con il Governatore a Isola del Gran Sasso «per spiegare ai sindaci, agli amministratori, alla gente comune e soprattutto alle mamme giustamente preoccupate il contenuto del decreto. Isola e Colledara – ha scritto D’Ignazio – hanno ben compreso di non essere abbandonate ma di poter contare su un governo che si muove insieme per ridare agli abitanti la giusta serenità».